Apertura della "Casa Museo"

La categoria

29/08/2012

Foto articolo inaugurazione Casa MuseoLa data dell’ 11 agosto 2012 segna non l’apertura ma semplicemente la riapertura del museo della civiltà contadina, in quanto il museo era già nato nel 1996 e poi per una serie di circostanze era rimasto quasi abbandonato.

Allora era stato chiamato “Museo civico”, oggi “Casa Museo” e ciò per il fatto che quest’ultima rappresenta solo una parte di quella che è stata a Montaguto la civiltà contadina, cioè alcuni ambienti, quali la cucina, la camera da letto, le botteghe del sarto, del calzolaio e del barbiere.

Si psera di realizzare per l’anno prossimo il resto, cioè la raccolta e la sistemazione degli arnesi riguardanti i lavori agricoli e la pastorizia.

Questa “Casa museo” nasce grazie all’impegno particolare di Giovanna Strollo, Antonio Angino e Giulio Bruno per quanto riguarda la raccolta, la pulizia e la sistemazione degli oggetti, ma nasce soprattutto grazie alla generosità e alla sensibilità di quasi tutti gli abitanti che hanno voluto privarsi di utensili di grande, insostituibile valore affettivo per farli diventare patrimonio dell’intera comunità montagutese.

Dietro ogni oggetto c’è una storia o tante storie, una vita o tante vite; ci sono speranze e illusioni, gioie e dolori, sorrisi e lacrime.

“Certo noi abbiamo bisogno di storia - scrive Nietzsche – ma ne abbiamo bisogno in modo diverso da come ne ha bisogno l’ozioso raffinato nel giardino del sapere”. Cioè ne abbiamo bisogno per la vita e per l’azione”, per non perdere e smarrire la via e la speranza del futuro.

Se questi oggetti potessero parlare, potremmo realizzare la più completa delle storie del nostro paese, una storia grandiosa.

Giustamente nel 1996 fu scritto sulla pergamena, che oggi è possibile ammirare all’ingresso di questa “Casa museo”,  a proposito di quello che allora fu chiamato “Museo civico”:

“Dedicato a tutti coloro che vivono e che sono vissuti in questo nostro piccolo angolo di mondo affinché la memoria del passato sia sempre viva nel cuore di tutti attraverso “cose” ormai “perdute”.

 

Foto dell'inaugurazione

indietro

torna all'inizio del contenuto